2008 - Qui comincia la sventura del Signgor Bonaventura, Sergio Tofano
Il signor Bonaventura nasce il 28 ottobre 1917 sul "Corriere dei Piccoli" e dopo soli dieci anni fa il suo debutto sul palcoscenico. La prima delle sei commedie di Bonaventura è poco più di un canovaccio, caratterizzato da una vicenda assai semplice che si snoda all’interno della "Casa di mode e Confezioni di Madama Tuberosa". In un crescendo di equivoci, lazzi, invenzioni comiche – che ha come semplice pretesto la contesa di uno straordinario modello di sartoria – il nostro involontario eroe ancora una volta riesce ad essere premiato con l'ironica consegna del "solito" milione. Gli fanno da contorno gli immancabili compagni d'avventura – il bellissimo Cecè, il fedelissimo cane Bassotto – e un variegato gruppo di personaggi dalle movenze leggiadre o caricaturali, coinvolti in un intreccio di situazioni imprevedibili e giocose
2007 - Nulla ancora è stabilito, Dino Buzzati
L'uomo nasce imperfetto. Buzzati lo dichiara apertamente tanto da affermare che lo stesso Onnipotente ne è consapevole già all'atto della Creazione. Come tale, in tutto ciò che fa, l'uomo non può che dimostrare le sue meschinità, i suoi slanci subito ricondotti al grigiore quotidiano ove tutto è calcolo, cinismo oppure esposto alla logica del dubbio, del sospetto insinuante che demolisce ogni certezza già prestabilita. Negli otto quadri, che si susseguono sulla scena, le situazioni rappresentate sono così sospese tra il tragicomico, il grottesco, l'assurdo, l'imponderabile, l'inesorabilità del tempo che passa senza che l'uomo possa riscattarsi dai suoi limiti che appaiono invece connaturati, resistenti a qualsiasi imperativo assoluto.
2006 - La lunga notte del dottor Galvan, Daniel Pennac
Giovane medico del pronto soccorso, Gerard Galvan racconta una folle notte di molti anni prima, quando, fra crisi di asma e arti spappolati, aveva finalmente notato un uomo seduto su una sedia che ripeteva: "Non mi sento tanto bene". Il malato viene portato da tutti gli specialisti, convocati d'urgenza uno dopo l'altro a risolvere crisi acute di ogni genere. Rimasto accanto al suo letto, Galvan si addormenta e al mattino il malato non c'è più. È morto? È in un altro reparto? Quello che ne seguirà sarà per il buon Galvan la fine di un sogno. Ritmo frenetico, battute a raffica, brevi quadri delineati con umorismo feroce, che richiamano comiche alla Ridolini e atmosfere circensi.
2006 - Giornata della memoria - ANCORA IN CALENDARIO
Dalle testimonianze di alcuni deportati italiani nei lager nazisti abbiamo tratto il copione di questo spettacolo, che viene rappresentato sotto forma di lettura. Le voci si alternano e si mescolano, costruendo un nuovo racconto che ripete la traccia di ogni racconto: per primo si dice il nome, il nome di un uomo che altri uomini avrebbero voluto cancellare, si passa all'arresto, al viaggio in treno, poi alla permanenza nel campo di concentramento, infine alla liberazione. Non abbiamo aggiunto nulla alle loro parole, niente didascalie, niente correzioni, perfino i dialoghi sono quelli riportati dai testimoni: perché niente poteva essere più incisivo della loro stessa voce.
2005 - Bariona, racconto di Natale per cristiani e non credenti, Jean-Paul Sartre
È una lettura a più voci del copione scritto da Jean-Paul Sartre (1905-1980) in un campo di prigionia per il Natale del 1940. Un testo rappresentato dai prigionieri e per i prigionieri; e furono loro a conservare il copione, non Sartre, che, diversi anni più tardi, cedendo alla richiesta di pubblicarlo, si prese la briga di precisare: "Se ho preso il mio soggetto nella mitologia del Cristianesimo, ciò non significa che la direzione del mio pensiero sia cambiata, fu un momento, durante la cattività. Si tentava semplicemente, d'accordo con i preti prigionieri, di trovare un soggetto che potesse realizzare, in quella sera di Natale, l'unione più vasta di cristiani e non credenti".
2005 - L'ultimo viaggio del capitano Sindbad, Erri De Luca
Chi è Sindbad? E quale sarà mai l'estremo viaggio da lui compiuto? È il favoloso protagonista di tante novelle orientali, ancora impegnato in un'ennesima avventura sui mari? O è forse il nocchiero di un'imbarcazione carica di disperati che lasciano le loro terre? Liberamente tratta da "L'ultimo viaggio di Sindbad" di Erri De Luca l'opera teatrale si avvale di ulteriori contributi testuali per proporre con toni poetici e insieme realistici la drammatica vicenda degli emigranti che con mezzi di fortuna cercano di raggiungere le opulente coste europee. Combattuti tra ricordi nostalgici e sogni di speranza, come i tanti che nel corso della storia li hanno preceduti lungo le rotte mediterranee e oceaniche, questi odierni viaggiatori si cimentano in un duello impari con le forze della natura e non solo... Al contempo interpellano ciascuno di noi a misurarci in un urgente confronto in cui il dialogo tra le culture può davvero incrinare le possibili barriere di contrasto e di indifferenza.
2004 - L'Orso & Una domanda di matrimonio
Qui affrontiamo il primo autore classico del nostro repertorio, Anton Cechov appunto, sebbene attraverso due opere "minori". Nel primo atto unico troviamo la vedova Elena Popova chiusa nel dolore inconsolabile per la recente perdita del marito, sorda agli inviti del fedele servitore Luka di abbandonare il lutto per godersi un po' di più la vita. A rompere quella clausura arriva un tenente di artiglieria in congedo, Grigorij Smirnov, che intende riscuotere un consistente credito. In "Una domanda di matrimonio" il proprietario terriero Stepan Ciubucov è animato dal desiderio di procurare un degno matrimonio alla figlia Natalia. L'insperata richiesta è avanzata da un impacciato e pignolo vicino di casa, Ivan Lomov. L'impresa non si rivela affatto facile. Quando tutto sembra precipitare...
2003 - Il processo per l'ombra dell'asino, Friedrich Dürrenmatt
Antica Grecia, piena estate. Un dentista, per recarsi da un paziente, noleggia un asino. Partono dentista, asino e asinaio. Ad un certo punto del tragitto, per il caldo insopportabile, il dentista cerca ristoro sotto l'unica ombra disponibile: quella dell'asino; ma l'asinaio pretende che gli si paghi il noleggio... dell'ombra! Questa richiesta grottesca accende una lite che, in un crescendo ancor più grottesco, si allargherà dai due contendenti fino a coinvolgere l'intera città, in un susseguirsi di processi, espedienti e sotterfugi che porteranno alla catastrofe. Una satira graffiante del nostro tempo
2000 - Esercizi di Stile, Raymond Queneau
l testo originale del francese Queneau, tradotto in italiano da Umberto Eco, sviluppa novantanove variazioni sul tema di un episodio di vita quotidiana ambientato su un tram. Nello spettacolo de "L'Incontro" ne vengono riproposte una buona parte, adattate e reinterpretate in forma di teatro laboratorio. Gli attori si muovono, recitano, cantano in un insieme di gesti, parole e suoni che suscitano l'ilarità del pubblico. Un modo inedito di rappresentare i fatti, anche più banali, del nostro "tram-tram" quotidiano attraverso forme espressive e linguistiche, risultato di una articolata ricerca lessicale e letteraria. La leggerezza e l'aria scanzonata di questo spettacolo nasconde, in realtà, un ingranaggio di movimenti e sincronismi che sono costati agli attori molte, molte, molte ore di prove.
1999 - Don Chisciotte, Miguel de Cervantes
È uno dei numerosi adattamenti teatrali del romanzo di Miguel de Cervantes. Tradotta in italiano da Eva Franchi, questa versione esalta la visionaria vicenda del "Cavaliere dalla trista figura" sempre proteso ad affermare a suo modo gli ideali di giustizia e di libertà in una frenetica girandola di situazioni - ora comiche, ora drammatiche - in cui si susseguono singolari incontri dai contorni difformi e anacronistici. Per questo spettacolo il Gruppo Teatrale L'Incontro ha ricevuto, nell'autunno 2000, il premio al miglior attore protagonista nell'ambito del Festival Teatrale Regionale delle Compagnie UILT. Ma qui tutti vengono messi a dura prova: mentre i due personaggi principali, Don Chisciotte e Sancio Pancia, sono quasi sempre in scena, gli altri attori devono sottoporsi a continui e talora rapidissimi cambi di costume per coprire la molteplicità di ruoli prevista dallo stesso Ronfard
1998 - Dirittidiversinversi
Realizzato in occasione del cinquantesimo anniversario della Dichiarazione Internazionale dei Diritti dell'Uomo emanata dall'ONU, il testo è nato da un lavoro di laboratorio teatrale ed è diviso in quattro tappe, corrispondenti ai quattro elementi che Empedocle chiamò "radici di tutte le cose": terra, fuoco, acqua e aria. I testi, per lo più poesie, e i movimenti si alternano e si fondono, per creare scene dove alla riflessione sulle parole si accompagna la pura suggestione visiva. Tra i nostri spettacoli è quello che richiede al pubblico il maggiore impegno in termini di interpretazione di quanto accade sul palcoscenico; in questo senso si può ben dire che qui il pubblico è, insieme agli attori della compagnia, uno degli "interpreti" dello spettacolo
1998 - Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, Luis Sepulveda
In questo racconto, che ha la grazia di una fiaba e la forza di una parabola, vengono toccati temi quali l'amore per la natura, la solidarietà, la generosità disinteressata. Ma soprattutto viene riconosciuto all'uomo un ruolo fondamentale: non solo distruttore e inquinatore, ma anche salvatore, in un messaggio di altissimo valore poetico. È diventato il nostro cavallo di battaglia: più di 40 repliche nelle scuole della provincia di Verona e Mantova. Naturalmente il successo del libro e poi del cartone animato ci ha aiutati molto, ma ci teniamo a sottolineare che il nostro adattamento teatrale, al contrario di quello cinematografico, è strettamente fedele al libro, oltre al fatto che la nostra scelta è caduta su questa favola prima che giungesse notizia del cartone.
1997 - L'Incontro
Studio sull'approccio relazionale, verbale e gestuale. Questo spettacolo segna la data di nascita del gruppo; messo in scena una sola volta, è frutto dell'attività di laboratorio svolto tra il 1996 e il 1997 sotto la guida di Massimo Totola. Suo obiettivo è stato quello di sviluppare la ricerca espressiva in più direzioni: recitativa, mimico-gestuale, sonora e visiva, attraverso esercizi fisici e acrobatici, di improvvisazione individuale e corale. Da questo lavoro è nato lo spettacolo "L'Incontro", un collage di emozioni, storie e poesie che hanno voluto esprimere caratteristiche e stile del nuovo gruppo teatrale che proprio da qui prenderà il suo nome.